“L’esprit humain, qui semble voyager d’un pays à l’autre”: alcune considerazioni sulle relazioni storiche tra traduzione e letteratura comparata
DOI:
https://doi.org/10.5007/2175-7968.2015v35nesp1p13Resumo
Un’osservazione di Stanley Corngold sulla differenza sostanziale tra la letteratura comparata e la traduzione fornisce l’occasione per esaminare la costruzione dell’ideale linguistico, sia che questo venga presentato come rapporto tra lingua madre e identità, sia che si parli di eloquenza formale della lingua egemonica. Questi concetti sono collegati alle asserzioni Romantiche di identità tra popolo, nazione, lingua e letteratura (e dunque al momento storico che crea le condizioni per la nascita della letteratura comparata come disciplina), all’espansione rinascimentale delle lingue nazionali (momento in cui Pascale Casanova colloca la nascita dello spazio letterario internazionale), e all’affermarsi delle lingue volgari in epoca medievale. L’articolo suggerisce che considerare questa storia all’interno della struttura del topos classico della translatio studii et imperii aiuta a capire meglio i rapporti tra traduzione e letteratura comparata, le problematiche legate a queste diverse concezioni della lingua, e questi momenti di trasformazione.
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